Fundarò, Anna Maria ( Alcamo (TP), 1936 ottobre 24 - Palermo (PA), 1999 novembre 30 )
Tipologia: Persona
Profilo storico / Biografia
Architetto e docente universitario. Nasce ad Alcamo (TP) il 24 ottobre 1936.
Si laurea in Architettura nel 1960 con Gino Levi Montalcini, professore ordinario di Architettura degli interni, arredamento e decorazione, discutendo una tesi dal titolo Centro di esposizione di alta moda presso la Badia vecchia di Taormina.
Il suo percorso nel progetto di architettura inizia ancora prima della laurea, quando partecipa al concorso internazionale del mobile di Cantù nel 1959 e vince il primo premio nella sezione dedicata agli studenti del quarto e quinto anno delle facoltà di Architettura italiane.
Negli anni ‘60 e ’70 riceve incarichi di progettazione di interni e arredamento, alcuni dei quali realizzati in collaborazione con Erminia Manno. Non tardano ad arrivare anche quelli di progettazione architettonica di nuovi edifici (Casa Damiani in contrada Guidaloca, 1966, Casa Pensabene, 1971), cui si aggiungeranno quelli di restauro e trasformazione dell’esistente (lavori al Teatro Biondo di Palermo, 1981, recupero ex deposito locomotive di S. Erasmo, 1989) e quelli di allestimento e progettazione mostre (mostra internazionale L’arte del corallo in Sicilia, 1985, mostra Ori e argenti di Sicilia, 1988). La sua visione del progetto abbraccia diverse scale, dall’oggetto (Absolut glass design, 1996) all’arredo urbano (Le quattro piazzette, 1997) e si esprimerà nel tempo rendendo sempre più chiaro il concetto, da lei espresso più volte, secondo il quale “superato il discorso funzionalista, unificante a livello metodologico design e architettura, confluisce nella problematica della progettazione dell’ambiente fisico, alle diverse scale, in senso ampio” (Paola Barbera, Alessia Garozzo, Archivi di architette in Sicilia nel Novecento, in “Lexicon” n. 36/37 (2023), Edizioni Caracol, 2023, p. 68).
A partire dal 1960 diviene assistente volontaria del prof. Levi Montalcini, e nel 1962 assistente straordinaria anche nell’altro insegnamento di Composizione architettonica V, tenuto dallo stesso professore.
Dopo il trasferimento del prof. Levi Montalcini, nel 1965 è assistente del prof. Gianni Pirrone, divenuto titolare della cattedra di Architettura degli interni.
Parallelamente nel 1968 è anche assistente del corso di Elementi di architettura, tenuto dal prof. Vittorio Gregotti, con il quale collaborerà fino all’a.a. 1972-‘73.
Nel 1970-’71 il corso di Architettura degli interni, arredamento e decorazione, secondo il nuovo ordinamento della facoltà, viene disattivato a favore dell’insegnamento di Disegno industriale.
Istituita nel 1971 la cattedra di Disegno industriale nell’ateneo palermitano, Anna Maria Fundarò ne diventa la prima docente. Successivamente e per un breve intervallo di anni, la disciplina cambierà la sua denominazione in “Progettazione artistica dell’industria”; nel 1977, infatti, riprenderà definitivamente la sua originaria denominazione.
Nel 1974 presenta domanda di concorso per professore universitario di ruolo, lo vince e nell’aprile 1977 è nominata professore universitario straordinario di “Progettazione artistica per l’industria” presso l’Ateneo di Roma, dove insegnerà con Ludovico Quaroni dal 18 gennaio al 31 ottobre 1977.
A novembre 1977 ottiene il trasferimento presso l’Ateneo di Palermo come professore ordinario di “Disegno industriale”. A partire da quella data e fino al 1999, sviluppa e valorizza la disciplina, contribuendo nel 1981 anche all’attivazione nella facoltà di Architettura di Palermo di un indirizzo sperimentale di studi in “Disegno industriale”, il primo ad essere attivato insieme a quello dell’ateneo milanese.
È direttore dell’Istituto di Composizione dal 1978 al 1981, e dell’Istituto di Disegno industriale e produzione edilizia, da lei istituito, dal 1981 al 1987, e infine, dopo la scissione dall’area tecnologica, dell’Istituto di Disegno Industriale dal 1987 al 1999.
Fonda la Scuola di specializzazione in disegno industriale (1989) della quale rimane direttore fino al 1999, e coordina il Dottorato di ricerca in Disegno Industriale, arti figurative e applicate in cooperazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia di Palermo.
È stata inoltre docente di “Allestimento e museografia” negli anni accademici 1988-1989 e 1989-1990 sviluppando i temi di ricerca su “Materiali per un museo delle arti decorative in Sicilia”, “I musei siciliani: rilevamento e proposte” (1988-‘89) e “Archeologia Industriale in Sicilia: rilevamento e proposte di riuso” (1989-’90).
A partire dalla seconda metà degli anni ’70 ha indirizzato la sua attività verso lo studio e il rilancio dell’artigianato e di un nuovo design siciliano, con l’obiettivo di innescare processi di sviluppo della produzione locale in grado di collocarla nel contesto nazionale ed europeo. Suo il progetto di un Museo per le arti decorative in Sicilia.
Tra il 1982 e il 1989 organizza, nel campo dell’insegnamento e dello studio del design, un percorso formativo di notevole rilievo per i suoi allievi, coinvolgendo come professori a contratto Ettore Sottsass, Andrea Branzi, Ugo La Pietra, Denis Santachiara, Paolo Deganello, Alessandro Mendini, Luigi Giotto Stoppino, e organizzando cicli di conferenze: “Design per lo sviluppo” (1982-1983), “L’intervento minimo pubblico e privato nel centro storico di Palermo” (1984-1986), “Design e musei” (1988-1989), ai quali invita personalità della cultura italiana ed estera come l’arch. Aldo Van Eyck.
La consistenza e la qualità della produzione scientifica dei suoi scritti, pubblicati su riviste specialistiche nazionali e internazionali, in atti di convegno e monografie, la qualifica come una militante del pensiero critico sul design e sull’architettura.
Muore a Palermo il 30 novembre 1999.
Funzioni e occupazioni
- architetto, docente universitario
Complessi archivistici
- Anna Maria Fundarò ([1954] - 1999)
Fonti
- Trapani, Viviana, L’eredità di Anna Maria Fundarò nella scuola di design di Palermo, pp. 335-349, Edizioni Quasar di Severino Tognon, 2018
- Trapani, Viviana, Anna Maria Fundarò. Il progetto di allestimento come espressione della cultura dell’abitare, pp. 103-113, LetteraVentidue Edizioni, 2022
- Spadaro, Maria Antonietta, Le signore dell’Architettura: Anna Maria Fundarò, Fondazione Salvare Palermo, 2011
- Ferrara, Marinella, La scrittura critica di Anna Maria Fundarò: radici e identità del disegno industriale in Sicilia, pp. 108-125, 2015
- Paola Barbera, Alessia Garozzo, Archivi di architette in Sicilia nel Novecento, in "Lexicon. Storie e architettura in Sicilia", n. 36-37(2023), Caracol editore, 2023
Compilatori
- Schedatura: Antonia D'Antoni (archivista)
Link risorsa: http://www.archiviodamiani.it/creators/13