[Restauro del palazzo di Città di Palermo] ([1865] - 1891)

Nota alla data: [con docc. dal 1863; la data iniziale va riferita alla memoria di accompagnamento del progetto, conservata nell'unità e riconducibile al 1865, anno in cui venne bandito il concorso interno all'Ufficio tecnico]

Unità

Segnatura definitiva: GDA 3.5.4 Progetti 3

Contenuto:

l'unità riguarda il restauro del palazzo di Città di Palermo sito in piazza Pretoria, di cui l'architetto Damiani si occupò, a partire dal 1865, su incarico dell'Ufficio tecnico, dopo un concorso interno tra gli ingegneri comunali. L'intervento sul palazzo iniziò alcuni anni dopo e vide interruzioni e riprese, tra il 1871 ed il 1879; terminò con la sua sistemazione in occasione della grande Esposizione Nazionale di Palermo del 1891−92.
L'unità contiene un fascicolo con:

• la bozza incompleta della Memoria di accompagnamento del progetto di ristauro del Palazzo Comunale di Palermo il quale progetto è consegnato col motto "Chi non suda e non gela e non si estolle" …, prodotta per il concorso interno tra gli ingegneri comunali (1865), bozza della "Relazione e cagioni del progetto di restauro del Palazzo di Città di Palermo, fatto a concorso per ordine del municipio, con deliberazione del dì"
• una lettera di Antonio Starrabba, marchese di Rudinì (1866),
• una raccolta di giornali dal 1871 al 1879, nei quali si alternano articoli di lode e articoli polemici,
• tre lettere di Domenico Peranni [1872],
• lettera Ufficio tecnico (1874),
• minute di lettere di Giuseppe Damiani ai direttori delle testate per rispondere alle questioni sollevate e ai diversi detrattori, cui seguono la minuta di una lettera al direttore del giornale La Gazzetta di Palermo e le bozze di una lettera rivolta Ai miei carissimi amici sugli attacchi a lui rivolti in merito al restauro del Palazzo comunale,
• lettera dell'Ufficio tecnico del 1877,
• le minute di alcune lettere al cav. Ruggieri, assessore alla Istruzione Pubblica e vicesindaco (1877),
• lettera dello scultore Salvatore Valenti (1877),
• lettera di Francesco Paolo Perez (1877),
• due lettere dell'ufficio dei lavori pubblici sul libretto di misura e libro d'ordine della decorazione del palazzo di città (1882),
• una misura finale (stima) dei lavori per la costruzione di alcuni cavalletti per l'esposizione dei bassorilievi nella Sala del Consiglio (1883),
• una lettera del vetraio parigino André Izambert per la realizzazione delle porte a vetri dell'atrio (1884) (si segnala che sul verso della lettera è presente una lettera confidenziale di Izambert all'amico Damiani),
• una lettera di W. Theis, direttore della Fonderia Oretea, per il progetto di una copertura del cortile e di una porta metallica (1891),
• una lettera di convocazione della Commissione per gli addobbi del palazzo di città nel 1891;
  una cartella con disegni e fotografie.

Consistenza:

1 fascicolo con 39 uu.dd. (133 cc.), 5 cartelle con 37 disegni e 14 fotografie

Documentazione collegata:

si veda in questo archivio serie “Regia Università di Palermo”, u.a. Nomina professore ordinario, nell’album di fotografie “Le principali opere di G. Damiani Almeyda architetto, Palermo 1865-1885”, foto nn. 12-15 .

Stato di conservazione: discreto

Fonti

• C. Filangeri, P. Gulotta, M. A. Spadaro, Palermo Palazzo delle Aquile. La residenza municipale tra arte e storia, Quattrosoli, 2004
• Fundarò, Anna Maria, Restauro del Palazzo di Città di Palermo, pp. 79-122, Flaccovio, 1999
• Barbera, Paola, Giuseppe Damiani Almeyda : artista, architetto, ingegnere, Pielle, 2008
• Gulotta, Pietro, Il palazzo delle Aquile. Origini e vicende del Palazzo Comunale di Palermo, Linee D'Arte Giada, 1980
• Pollaci Nuccio, Fedele, Le iscrizioni del Palazzo comunale di Palermo, Municipio di Palermo, 1974

Link risorsa: http://www.archiviodamiani.it/fonds/961/units/15718